giovedì 11 aprile 2019

La Foresta Millenaria di Tarvisio - La campagna stavoltavoto.eu


Borghi d'Europa aveva inserito la Foresta Millenaria di Tarvisio nell'Anno Europeo del
Patrimonio Culturale.
 
La piu' grande foresta demaniale d'Italia, parchi esclusi: 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi. Attraversata dal fiume Fella si estende sino al confine con l'Austria e la Slovenia, lungo tutta la Valcanale e la valle dello Slizza interessando i comuni di Pontebba, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio. Comprende numerose valli a sud e a nord del corso d'acqua citato, come i valloni di Rio Bianco e di Malborghetto, di Ugovizza, Valbruna, canale del Bartolo e val Rio del Lago. Rappresenta una delle aree naturalistiche piu' preziose d'Italia e uno dei sistemi faunistici piu' completi delle Alpi. La "naturalita" della copertura vegetale della foresta, infatti, e' dimostrata dalla ricchezza della fauna selvatica presente, soprattutto per quanto riguarda ungulati e tetraonidi. Di grande importanza e' anche la presenza sporadica dell'orso e della lince. E' stata dichiarata "Riserva naturale orientata biogenetica". La proprieta' di questi boschi e' del Fondo Edifici per il Culto del Ministero degli Interni ed e' gestita dal Ministero dell'Agricoltura e in parte dall'Azienda Regionale delle Foreste del Friuli Venezia Giulia. I tagli dei boschi (15.000 metri cubi annui soddisfano secolari consuetudini delle servitu' di legnatico dei valligiani aventi diritto) sono regolati da appositi piani: vengono strettamente osservate tecniche di silvicoltura naturalistica che prevedono tagli moderatie scalari cosi' da mantenere una copertura arborea continua e simile. Il legname del Tarvisiano e' particolarmente apprezzato per l'utilizzo che se ne fa in campo tecnologico; pregiata e' una qualita' di abete rosso (detto di risonanza), impiegato per la fabbricazione di strumenti musicali.
 
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Ma se le iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose, lo si deve
indubbiamente alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al voto di maggio.
L’adesione alle iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano), si salda così al progetto del 2018, per valorizzare e far conoscere il
nostro patrimonio culturale.

“Come europei ci troviamo di fronte a molte sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti climatici, dalla disoccupazione giovanile alla protezione dei dati. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Allo stesso tempo il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l'UE non è un progetto irrevocabile. Mentre molti di noi danno per scontata la democrazia, questa sembra essere sottoposta a crescenti minacce, sia nei principi che nella pratica.
Per questo stiamo creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore affluenza degli elettori alle elezioni europee. Il nostro obiettivo non è di raccomandare questo o quel candidato. Sosteniamo il voto in sé, cioè l'impegno nel processo democratico con cognizione di causa e in modo informato. Vogliamo rafforzare il valore dello scambio di idee e costruire una comunità di sostenitori in tutta Europa che si impegnino per il voto. Difendiamo il concetto di democrazia affinché tutti insieme abbiamo la possibilità di decidere in che Europa vogliamo
vivere.”
 
"Cosa fa per me l'Europa" https://what-europe-does-for-me.eu/

Campagna in collaborazione con l'Ufficio del Parlamento Europeo, Milano
- A sostegno della campagna istituzionale per le elezioni del 26 maggio del
Parlamento europeo

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