venerdì 21 giugno 2019

Giorgione Formaggi di Tarcento in Borghi d'Europa




La rete internazionale Borghi d'Europa stà sviluppando nelle Terre del Ramandolo e del Torre, un progetto in occasione dell'Anno del Turismo Lento.
La costruzione di un itinerario del gusto a Tarcento è una delle opportunità che i giornalisti e i
comunicatori della rete stanno verificando.
" Così ci siamo imbattuti nei 50 anni di storia di Giorgione Formaggi", osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d'Europa.
"50 anni di attività...un traguardo importante! Difficile riassumere 5 decenni in poche parole.
Tanti ricordi, passione, momenti belli ma anche momenti difficili, soddisfazioni, insegnamenti, obiettivi raggiunti, errori fatti, decisioni da prendere, scelte da fare...Quanta gente abbiamo avuto il piacere di  conoscere, clienti, collaboratori, rappresentanti, fornitori, con alcuni di loro sono nate delle vere e proprie amicizie, rapporti di confidenza, di stima, di affetto, di simpatia...Le 50 candeline simbolicamente le vogliamo soffiare con tutti voi che avete collaborato per rendere possibile tutto ciò e con chi non è qui con noi a festeggiare quello che 50 anni fa ha fatto nascere.....Mara e Monica "

Già,una madre entusiasta e una figlia appassionata e competente.
Ecco il segreto di una attività che ha saputo declinare il tempo con autorevolezza e rigore nelle scelte : la ricerca dell'eccellenza, sempre !
Non lo diciamo soltanto per rispetto, ma con convinzione.
Basta aggirarsi negli angoli di Giorgione per rintracciare le testimonianze di un impegno : vogliamo ricordare tra i formaggi, il Parmigiano Reggiano senza additivi e conservanti di CANTARELLI 1876 di Sant' Ilario d'Enza e i formaggi di capra Zore di Alessia Berra (tanto per fare degli esempi) ; i salumi artigianali di Magnano in Riviera ; la scelta delle paste...., insomma un autentico paradiso di proposte, sempre verificate di persona  da Mara e Monica.
Perchè proprio in questa cocciutaggine creativa stà il segreto di quei 50 anni : il racconto ci sgorga spontaneo....

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sabato 15 giugno 2019

Il Polo Tecnologico Vitivinicolo di Tebano e Borghi d’Europa



La rete internazionale Borghi d’Europa, dopo la presentazione a Milano, nella sede del
Parlamento Europeo, de ‘I 10 Percorsi Internazionali’, ha iniziato un viaggio per ‘raccontare’
i contenuti e le tappe di ogni singolo itinerario.
Così è sembrato giusto e ovvio tenere una due giorni di informazione a Faenza, presso il Polo
Tecnologico Vitivinicolo di Tebano, grazie all’ospitalità dell’azienda agricola Carta Bianca e
di All Vineyard della famiglia Baccarini.
I giornalisti e i comunicatori hanno dedicato la prima giornata alla visita al territorio, vivacizzato
da colline di vigneti e oliveti. Dopo un’ottima ‘merenda’ pane, vino e salame ( con la degustazione
degli ottimi vini di Carta Bianca), la serata si è conclusa all’Agriturismo Rio Manzolo.
La seicentesca casa padronale di Rio Manzolo, con corte e chiesetta consacrata, sulle colline romagnole, fra Riolo Terme e Brisighella, accoglie gli ospiti nel silenzio della campagna, a contatto con un ambiente naturale ed autentico.L’Azienda agrituristica Rio Manzolo si trova nella valle del fiume Senio. L’antica casa deve il nome “Rio Manzolo” all’omonimo rio che nasce accanto al complesso edificato e si riferisce alla presenza storica di allevamenti bovini.L’Azienda, di 12 ettari, è coltivata a frutteto, orto, vigneto e offre ai visitatori frutta di stagione, conserve e vini Sangiovese e Trebbiano di Romagna.
“Il percorso culinario si basa sulla qualità, sulla territorialità e sulla stagionalità dei prodotti.
Nei nostri piatti ritrovate il sapore della tradizione romagnola, unita alla nostra creatività.
Gli ingredienti che usiamo provengono dai nostri campi oppure da piccole aziende locali che selezioniamo accuratamente.
Il nostro sarà sempre un menù con pochi piatti, per garantire ai nostri clienti freschezza e qualità.
La pasta è rigorosamente fatta da noi a mano. La sfoglia delle tagliatelle è tirata al mattarello, che
le conferisce una straordinaria porosità. Tra le nostre specialità ci sono anche i tortelli (di ricotta, di zucca, di patata…), gli strichetti, la spoja lorda e i cappelletti.”
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 La seconda giornata si è aperta con lo stage d’informazione dedicato al Polo Tebano.
La prima intervista ha dato la parola all’ing. Antonio Bandini,Assessore del Comune di Faenza.
Nel corso dell’incontro si sono succedute le interviste ai rappresentanti degli Enti che fanno parte, del Polo Tebano, ‘narrando’ gli ambiti specifici di competenza: l’Università di Bologna, dipartimento agricoltura e enologia (prof.Andrea Versari); il Consorzio Vini di Romagna
( il Presidente Giordano Zinzani) ; Astra, l’Agenzia per la sperimentazione tecnologica e la ricerca agroalimentare; la Cooperativa CAV, laboratorio di analisi sulla genomica e centro di ricerca, sperimentazione e conservazione e moltiplicazione di materiale vivaistico; il Consorzio Vini di Romagna; il CRPV che promuove e coordina le attività di ricerca e sperimentazione enologica e vitivinicola ( dott.Giovanni Nigro) ; MIVA (Moltiplicatori Italiani
Viticoli Associati,dott.Mario Maiorana) ; ANPELOS (Consorzio Italiano Vivaisti Viticoli, dott. Gianluca Mordenti); l’Assoenologi di Romagna ( dott.Stefano Fabbri) e Terre Naldi ( Gianni Carapia), che si occupa della manutenzione e gestione immobiliare e del territorio agricolo al servizio dei vari enti.
La due giorni si è conclusa con l’inserimento delle terre faentine nel Percorso Internazionale
Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino.

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Guido Baccarini

L'Ostarie Ongjarut a Sedilis di Tarcento



"L'Ostarie Ongjarut-racconta Diego-, nasce nel 2002 dalla nostra idea di appassionati ed
entusiasti conoscitori dei prodotti genuini della nostra terra, delle colline del Friuli.
Il nostro sogno è sempre stato quello di realizzare un'attività nella nostra casa, di rendere
felici i nostri clienti, i nostri amici con la cucina tipica locale, semplice e ricca di
sapori e profumi d'altri tempi. Quando abbiamo iniziato quest'avventura avevamo l'intenzione
di valorizzare le tradizioni e i gusti della nostra terra aprendo la nostra casa perchè
pensiamo che sia il luogo più importante nella vita di una famiglia, il posto dove far star
bene amici e ospiti, dove rilassarsi e far conversazione davanti ad un buon bicchiere di vino
e ad una pietanza fragrante e gustosa. Ci piace rinverdire la tradizione tutta friulana
dell'Osteria come luogo dell'incontro tra le persone, un luogo accogliente e famigliare dove
i nostri nonni e i nostri padri terminavano la giornata di lavoro nei campi giocando a carte
e sorseggiando del buon vino prima della cena a casa. E' un piccolo sogno che giorno dopo
giorno si avvera con il nostro lavoro appasionato per la vostra soddisfazione
e amicizia "
E' impossibile pensare all'Osteria, senza lo scambio ironico di idee e fatti, senza le parole
o le ciacole (se preferite).Diego è tosto.Altrettanto la moglie Pia.
In quel loro ricercare l'autenticità (nello stile e nel cibo),ritroverete le motivazioni di un
mestiere antico, al di fuori delle mode, senza se e senza ma.
La cucina è come le loro parole : vera, sostanziosa:le specialità, selvaggina - frico- coniglio
Vini della zona - dolci fatti in casa.
Nell'osteria potrete degustare soltanto piatti realizzati con ingredienti naturali e i frutti della
terra, nel rispetto della stagionalità.
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venerdì 14 giugno 2019

Un salto con Borghi d’Europa alle Carni Passon di Magnano in Riviera



Galeotta fu una porchetta gigante, ben cucinata il giorno di Borgo Clotz a Sedilis di Tarcento.
L’intervista ai cuochi, assai vivace, ha fatto conoscere ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi
d’Europa, la realtà della Macelleria Macello Carni Passon di Magnano in Riviera.

Così, assaliti da autentica curiosità, siamo capitati un bel giorno in quelle ridenti contrade del
Friuli (siamo nelle terre del Ramandolo), per conoscere direttamente i ‘capi’.

Va detto anzitutto che l’attività conosce ormai ben tre generazioni di famiglia nell’arte, quasi
a suggerire un percorso ininterrotto sulle strade dell’eccellenza.

La scelta dei capi avviene, come si suol dire, al vivo, direttamente nelle stalle dei contadini, che,
ovviamente previlegiano i rapporti da sempre con la famiglia.

Dopo la macellazione e i tempi di frollatura, le carni arrivano sul banco : non mancano le interpretazioni gastronomiche (frutto del gusto al femminile di casa Passon), per andare incontro
ai problemi di tempo delle donne in carriera.

Non dimentichiamo poi il settore dei salumi : dal salame friulano (rigorosamente con aglio), ai
salumi ‘freschi’, al prosciutto che viene inviato per la stagionatura a San Daniele del Friuli.

Insomma una attività antica, che ha saputo trovare le chiavi della modernità senza stravolgere
le propri tradizioni e soprattutto, quelle dei clienti consumatori !
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Tarcento e le Terre del Ramandolo all'Osteria della Stazione a Milano


La rete internazionale Borghi d'Europa ha presentato a Milano,presso l'Osteria della Stazione
L'Originale, il progetto 'Millanta, sulle tracce di Luigi Veronelli', che farà tappa anche a Tarcento,
in Friuli Venenzia Giulia nella prima settimana di agosto.
Bruno Sganga, giornalista enogastronomo conduttore televisivo, già coordinatore delle iniziative
editoriali di Luigi Veronelli,si è soffermato sui significati dell'iniziativa, lasciando poi al Sindaco
di Tarcento, Mauro Steccati e all'Assessore al Turismo e alla Cultura,Beatrice Follador, di
tratteggiare la storia e le caratteristiche della 'Perla del Friuli'.
All'incontro sono intervenute la Presidente del Fogolar Furlan di Milano e la segretaria (in costume
rigorosamente friulano) e il Presidente dei 'Mascarars di Tarcint', per raccontare la storia di un
glorioso sodalizio e la tradizione (salvata e valorizzata) dei mascherai.
L'associazione “I Mascarârs di Tarcint”, ufficialmente nata nel gennaio 2009  per iniziativa di un gruppo di appassionati dei “tomâts”, le maschere lignee caratteristiche del carnevale tarcentino,
riunisce attorno ad alcuni mascherai “storici” una nuova leva di appassionati di tutte le età, che si sono avvicinati più recentemente a questa pratica, partecipando ai corsi di intaglio organizzati negli ultimi anni.Lo scopo principale è quello di far conoscere e valorizzare le tradizioni locali legate al carnevale, con particolare riguardo agli “strîts”, le scenette satiriche note negli anni '50 e riproposte con successo negli ultimi anni da alcuni gruppi come lo "Scumul", il "Virus pegri" e "I rusclis".
E' toccato infine alla cucina di Gunnar Cautero proporre le eccellenze del territorio, secondo la
propria personalissima visione, sempre rispettosa però degli elementi che natura offre.
I vini dell'azienda agricola Micossi di Valter Revelant di Sedilis di Tarcento, hanno accompagnato
l'incontro a convivio.
Il progetto di informazione 'Borghi d'Europa a Tarcento e nelle Terre del Ramandolo',in
occasione dell'Anno del Turismo Lento, è così decollato.
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domenica 9 giugno 2019

Il Panificio Righini di Camino al Tagliamento in Borghi d’Europa



Dopo un anno di degustazioni, di acquisti seguendo le ‘voglie’ quotidiane, i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d’Europa, hanno scelto il Panificio Righini
di Camino al Tagliamento per il Percorso Internazionale ‘I Mulini del Gusto e le Vie del
Pane’.
“ Si tratta di un itinerario culturale che coinvolge sei paesi europei e che suggerisce alcune
soste del gusto presso mulini storici e panetterie artigiane, fortemente impegnate sul versante
della qualità”,osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d’Europa.

Emiliano fa un pane buono e basta.
Dalla scelta attenta delle farine ( con una attenzione al proprio territorio, quello friulano per intenderci!), alla giusta lievitazione, alla proposta di una ‘carta del pane’ ricca di opportunità,
il panificio Righini difende e valorizza l’artigianalità quasi sacrale dell’arte bianca.

Nei prossimi interventi nelle Terre di Mezzo i prodotti di casa Righini verranno riproposti
nel corso delle trasmissioni multimediali di Borghi d’Europa, a significare una scelta meditata
e consapevole : occorre dar voce a chi lavora eticamente !
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