sabato 23 novembre 2019

Borghi d'Europa presenta il progetto Destinazione Delta del Po sulle rive del Piave


Si chiama Destinazione Delta del Po l'iniziativa di informazione che la rete
Borghi d'Europa promuove fino alla fine del 2020 nell'ambito del progetto
'L'Europa delle Scienze e della Cultura, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico
Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione Regionale nella regione
afriatico-jonica) e da ESOF2020 EuroScience Open Forum,Trieste Capitale
Europea della Scienza.


Dopo due stages di informazione organizzati dalla redazione multimediale di
Borghi d'Europa, con visite ed interviste, Destinazione Po viene ufficialmente
presentata nel corso delle giornate di informazione che si tengono dal 28 al 30
novembre sulle rive della Piave. Un appuntamento tradizionale, che mette a
confronto giornalisti, comunicatori e i protagonisti dei borghi e dei territori
coinvolti nei progetti.

Per il Delta del Po interverrà Sara Bertarelli (Cooperativa COSVA,Tolle).
Tra le iniziative messe in campo da Cosva, c’è il marchio “La terra del mare”
ideato per la valorizzazione del grano, farina e pasta, biscotti e pane, passata
di pomodoro, riso e derivati e infine miele. “Proponiamo anche una nuova
tipologia di pasta – spiega Bertarelli -, meno fibrosa e con un gusto più delicato
e classico. Da poco abbiamo acquistato un nuovo essiccatoio mobile per i cereali
biologici e il riso che di fatto ha permesso ai piccoli produttori di riso locali di
poter sopravvivere. Questo perché, dopo la chiusura dell’essicatoio locale,
c’era il rischio che le piccole risaie chiudessero per il semplice fatto che non
possono permettersi di investire una cifra importante per un essicatoio”. 

Gli incontri di informazione hanno trovato un interlocutore prezioso in Sebastiano,nume tutelare con la moglie Licia dell'Albergo Italia a Porto Tolle.
“Presso L'Albergo Italia potrete trovare il RistòItalia, un ambiente caldo e confortevole,
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dove degustare ottimi piatti. La sala in stile "vintage", di recente ristrutturazione,
si distingue per i colori caldi e morbidi delle pareti da cui spiccano quadri di artisti
locali "materici", "astratti" e "Figurativi". Sedie imbottite e tavoli comodi per offrire
alla propria clientela il massimo del confort a tavola.La cucina ed i piatti ricoprono un
ruolo importante del servizio con ricette della tradizione Polesana rivisitate e con enorme
attenzione ai prodotti tipici e alle materie prime utilizzate. La specialità della casa è
il pesce, grazie al florido e prelibato mercato ittico locale e alle indiscusse capacità
dello chef che rivisita le ricette di tre generazioni di famiglia. Il RistòItalia propone
inoltre ottimi piatti di carne e di verdure con menù per vegani o vegetariani, proponiamo
inoltre ottime pizze tradizionali e speciali anche con impasti di Kamut.”

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Niky Penini porterà sulle rive della Piave il racconto delle proprie esperienze.
“Pescatore di professione, nato e cresciuto in barca tra il Po e la Sacca degli
Scardovari dove la mia famiglia, per prima, ha iniziato ad allevare cozze.
Amo e rispetto la natura e voglio trasmettere a tutti coloro che avrò modo di
conoscere, ciò che essa mi insegna ogni giorno.Cercherò inoltre di farvi capire
cosa significa lavorare a stretto contatto con un mondo particolare, legato
ancora a tradizioni e consuetudini, raccontandovi la storia di questi territori
dei “sospiri”, fatti di sacrificio ma che sanno regalare un senso di libertà
impagabile. “
Niki propone escursioni naturalistiche guidate, escursioni- pesca alle vongole,
escursioni fotografiche o di birdwhathcing.

domenica 10 novembre 2019

Valsangiacomo Vini nel Percorso Internazionale Eurovinum di Borghi d'Europa




Borghi d'Europa segue da sempre la storia della viticoltura in Canton Ticino,grazie anche
alla collaborazione con Ticinowine. Parte integrante dell’Interprofessione del Vino e della Vite Ticinese, organizzazione mantello,Ticinowine si occupa di tutto ciò che ruota attorno alla filiera vitivinicola cantonale, occuoandosi prevalentemente della promozione della produzione enologica ticinese e della sua immagine.

In questo contesto l'incontro con la famiglia Valsangiacomo è stato del tutto naturale.
Nata nel 1831 con l'attività di importazione e di commercio di vino a Chiasso, nei primi del '900 per la passione dei titolari, comincia a vinificare qualche partita di uva autoctona. negli anni 50, Cesare Valsangiacomo, tra i primi enologi formati in Svizzera, acquista alcune proprietà nel Sud del Canton Ticino e mette a dimora le prime vigne. Diventa ben presto un pioniere e un punto di riferimento per la produzione di vini di qualità. Uberto Valsangiacomo, ingegnere agronomo, sesta generazione della famiglia, segue oggi la conduzione dell'azienda che ha trasferito nelle cantine di Mendrisio ai piedi del Monte Generoso. cantine naturali scavate nella roccia, vigneti terrazzati su terreni argillo-calcarei e morenici, sono il perfetto equilibrio per un merlot, perfetta icona del Ticino.
In Italia Valsangiacomo Vini è proposta da Cuzziol Grandi Vini.

Nel corso della presentazione del Percorso Internazionale Eurovinum svoltasi presso l'azienda
agricola Compagnia della Vigna a Cavriè di San Biagio di Callalta, sono stati proposti
due vini della Valsangiacomo : il Gransegreto Forte Airolo Ticino Merlot Riserva e il Rubro
Ticino Merlot Riserva. Il commento alla degustazione è stato fatto da Alessio Dalla Barba,
responsabile della comunicazione di Borghi d'Europa e Sommelier Professionale AIS.

“Il Gransegreto ForteAirolo si distingue per la sua finezza e unicità. L’affinamento avviene in barriques di secondo passaggio custodite negli spazi riservati del Forte Airolo, ad oltre 1300 metri di altitudine. “

Utilizzando la migliore scelta di uve di vecchie vigne a produzione limitata, il Rubro viene fatto maturare per almeno 18 mesi in barriques nuove di rovere francese.Un vino nobile e di gran classe.



sabato 9 novembre 2019

BORGHI D'EUROPA HA INSERITO LA RETE D'IMPRESA FRIULANDO NEL PROGETTO L'EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA


Milano, 3 ottobre 2019 – Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica), ha incontrato a Tarcento la rete d'impresa FRIULANDO, Food Wine Experience, per mettere le basi di una collaborazione informativa proficua.

L'idea nasce dal cuore-osserva David Pesce,coordinatore della erte- Nasce da cinque aziende friulane che amano il proprio territorio. Il Friuli Venezia Giulia è un piccolo fazzoletto di terra incastonato in un angolo d'Italia, tra Austria e Slovenia, con tanta storia, cultura, natura, e una grande tradizione enogastronomica in gran parte ancora da scoprire.
Vi accompagneremo lungo percorsi emozionali e sensoriali. Insieme a noi friulani, visiterete colline e montagne, sarete guidati alla scoperta di nuovi sapori, paesaggi inaspettati e profumi inebrianti. Scoprire il Friuli e innamorarsene sarà questione di un attimo!”

Cinque le aziende che partecipano alla rete : l'Agriturismo al Tulin (Montenars), la Casa delle Farfalle (Bordano), Mont'Albano agricola (Savorgnano del Torre), Osteria di Villafredda (Loneriacco di Tarcento),Prosciuttificio Prolongo (Dan Daniele del Friuli).

Tra le esperienze suggerite vogliamo ricordare San Daniele: un viaggio nei 5 sensi più 1
( lo speciale e antico prosciutto di Prolongo, i piatti della tradizione dell'Osteria di Villafredda e la cantina bio di Mont'Albano) ; Il vino bio nasce in Friuli (alle origini del bio in enologia, poi a pranzo con la grande tradizione a Villafredda e per chiudere il prosciutto tradizionale di Prolongo) ; Formaggi, malghe e dintorni ( dal microcaseificio di Ennio e Gabri al vino biologico di Montalbano, per finire con le delizie artigianali di San Daniele).

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.

Nell’arco di tempo coperto dall’iniziativa (fino a dice,mbre 2020), spiega Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa, Milano sarà la capitale informativa del Progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’: tutti i borghi e i territori della rete (trenta borghi di oltre 15 paesi e regioni d'Europa) presenteranno e racconteranno a giornalisti e comunicatori le loro storie, mettendo al centro la riscoperta di culture e luoghi sconosciuti. Friulando sarà una delle prime esperienze invitata a Milano”.

I trenta borghi saranno organizzati per aree tematiche: i Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa, già presentati a Milano, nella sede del Parlamento Europeo nell'aprile del 2019.
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