sabato 20 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Savignano sul Rubicone (Emilia Romagna)


Savignano sul Rubicone è situata fra Rimini e Cesena sull’asse della via Emilia. Proprio su questa strategica via di comunicazione venne fondato l’antico sito del “Compito”. una stazione di posta attrezzata per il ristoro dei viandanti., che rappresenta l’antico nucleo della Città, con la sua della pieve di San Giovanni in Compito (XI sec.), nonché il ponte romano sul fiume Rubicone.

Ponte Romano



Questo fiume è forse proprio quello che segnava il confine tra la Gallia Cisalpina e Roma, limite invalicabile superato nel 49 a.C. da Giulio Cesare, alea iacta est («il dado è tratto»), dando così inizio alla Guerra Civile.
In seguito alle invasioni barbariche gli abitanti della zona del Compito si rifugiarono sulle prime alture fondando così gli agglomerati di Castelvecchio (Castrum Vetus) e del Monte Gaggio (Mons Gabii). Per secoli la città fu contesa tra i Malatesta di Rimini, lo Stato della Chiesa ed anche la Repubblica di Venezia.
L’economia locale si è sempre basata su una florida agricoltura (cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive frutta e soprattutto uve, allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli). Molto sviluppata anche l’industria calzaturiera, nonché quella del comparto alimentare, quello cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, ecc.. E’ inoltre presente una fiorente attività turistica, grazie anche al piccolo sbocco sul mare (spiaggia di 400 m.), su cui sorgono diversi hotel e anche un campeggio.

Beni Culturali

Innanzi tutto il ponte romano (I sec. d.C.), che collega le due sponde del fiume Rubicone, distrutto durante la II Guerra mondiale, ma ora perfettamente ricostruito.

Poi la Pieve romanica del Compito, dell’XI secolo, che conserva interessanti pezzi di età romana reimpiegati in facciata e all’interno. Il Museo del Compito, dove sono custoditi reperti dell’insediamento romano della zona più antica, resti di fornaci e monete.

La Collegiata di S. Lucia, nel centro storico: all’interno un’interessante statua di alabastro databile all’età tardo-antica. La Chiesa del Suffragio (XVII sec.), che custodisce un organo di grande pregio.




Villa “La Rotonda”


Villa “La Rotonda” dei marchesi Guidi Di Bagno, fu costruita nel 1821 ed è ispirata alle ville palladiane, sorge sul colle di Castelvecchio all'interno di un grande parco. Fu danneggiata durante la II Guerra Mondiale ma è stata completamente restaurata.

La Chiesa della Madonna Rossa, a pianta centrale, che conserva interessanti stucchi e tre pregevoli pale d’altare. Di fronte ad essa troviamo Villa Perticari[storico fabbricato risalente al 1588 dove nacque e visse Giulio Perticari, letterato e studioso a cui si deve fra l'altro la creazione dell'Accademia dei Filopatridi. La villa ospitò vari personaggi illustri, fra i quali ricordiamo il poeta George ByronGioacchino Murat, re di Napoli, e papa Pio VII.

L’Accademia dei Filopatridi o  “Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi” fu fondata nel 1651 e riformata da Giosuè Carducci nel 1869; vanta soci di grande prestigio come: Lazzaro Nicola Carnot, René de Chateaubriand, Teodoro Mommsen, , Gioacchino Rossini, Massimo d’Azeglio, Aurelio Saffi, Giuseppe Garibaldi, Francesco De Sanctis, Paolo Mantegazza, Giovanni Pascoli, Alfredo Panzini, e , più recentemente, il Sen. Giulio Andreotti, l’On. Antonio Patuelli, il Prof. Mario Pazzaglia, il Prof. Fabio Roversi Monaco, il Prof. Vittorino Andreoli, la Prof.ssa Maria Rita Parsi,

Nella sua sede di  Palazzo Gregorini l’Accademia conserva uno splendido patrimonio di 80 000 libri, tra cui 400 pregevoli manoscritti, in buona parte miniati

Infine il Castello di Ribano prestigiosa sede di rappresentanza delle Cantine Spalletti Colonna di Paliano, splendida dimora che risale al XI secolo che ora apre le sue porte e mostra la sua rinnovata bellezza.


Gianluigi Pagano

sabato 13 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Roccavivara ( Molise rete BELC)


In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.







I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno scelto Roccavivara, in Molise, quale borgo da inserire nella rete internazionale.



“Roccavivara è situato in una posizione geografica strategica, superba sentinella della Valle del Trigno, in una spettacolare cornice paesaggistica. I primi insediamenti risalgono sicuramente all’epoca pre-cristiana, come testimoniano alcuni reperti archeologici rinvenuti, ad esempio: l’urna cineraria, una moneta bronzea del sec. VIII a.c. e una moneta argentea della campagna militare di Pirro. Roccavivara era anticamente tra le tribù “Frentana” e “Pentra”, ambedue sannitiche. Più numerose ed importanti sono le testimonianze di epoca romana che si evincono dalle due ville rustiche, riportate alla luce dalla Soprintendenza alle Antichità e alle Belle Arti del Molise nel 1980, una in località “San Fabiana” e l’altra nei pressi di “Santa Maria di Canneto”. Circa l’origine del nome di Roccavivara, vi sono varie ipotesi: “Rocca Bonnari”, nome preso dal suo primo fondatore Bonnario; “Rocca di Vivara”, derivante dalla contrada Vivara, effettivamente esistente tutt’oggi e confinante con il comune; “Roccavivarium”, dal termine “Vivarium” che tradotto corrisponde a magazzino o riserva di caccia. Nel 1270 il re Carlo d’Angiò variò il nome in “Rocca de Vivario”, che solo nel Settecento venne mutato nell’attuale Roccavivara. Oggi Roccavivara è un piccolo comune con circa 700 abitanti: paese tranquillo, pulito, accogliente e ospitale con le case che si inerpicano lungo la dorsale collinare. Pregevoli sono i monumenti romanici rinvenuti nell’agro di Roccavivara, come il muro megalitico in contrada San Fabiano, costruito in prossimità di una villa romana, oppure i reperti archeologici rinvenuti nei pressi del Santuario di Santa Maria di Canneto, dove di grande rilievo artistico sono i resti di una villa romana, di età imperiale (fine III inizio IV secolo d.c.) di cui erano proprietari i più importanti personaggi del municipio romano di Tereventum. Molte iscrizioni ricordano, infatti, i “Lucretii”, i “Numasi”, i “Soceli”, i “Florii”, tutti nomi di famiglie che raggiunsero importanti cariche durante l’Impero. Gli scavi hanno riportato alla luce diversi ambienti che conservano i mosaici policromi della pavimentazione ed alcuni contenitori utilizzati per la conservazione dell’olio e del vino. La cucina rocchese offre prodotti semplici e genuini, fatta di sapori provenienti dalla tradizione contadina (il comune è inserito tra le “Città dell’Olio”). I salumi locali e le profumate pietanze preparate con legumi, paste fatte in casa, verdure, funghi, tartufi e tenere carni arrosto, condite con l’ottimo olio extravergine di oliva locale, costituiscono vere e squisite prelibatezze. Tra i monumenti da visitare: Chiesa di S. Antonio Abate, Chiesa di S. Michele Arc., Chiesa di S. Maria del Canneto. Inoltre interessanti sono la Fonte Vecchia, Porta del Colle, porta di Piazza Portella, i resti delle mura megalitiche, i resti di ville rustiche romane. Il comune è provvisto di un’area pic-nic (Casetta Forestale, Fonte del Fico, loc. Lago Ivalso) e molto suggestiva è la passeggiata verso il Lago Ivalso e la Casetta Forestale. Tra gli eventi si segnala la festa patronale di S. Emidio, la Festa dell'Anziano, la Festa della Montagna, la Festa dell'Olio, la manifestazione canora “Cantabimbo”, la manifestazione “Le Sagne della Madonna”.

venerdì 12 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Castrignano del Capo (Puglia - rete BELC)


“È il comune pugliese situato più a sud e comprende anche le frazioni di Giuliano di Lecce, Salignano e Santa Maria di Leuca


Storia

Tracce antropiche si rinvengono sin dall’età del Bronzo, testimoniate da un menhir ubicato nella frazione di Giuliano di Lecce; successivamente fu un insediamento romano. Il cuore storico "Borgo Terra", di epoca medievale, fu il primo nucleo rurale del paese e si sviluppa attraverso un intreccio di piccoli e contorti vicoli che lambiscono le pareti bianche delle case a corte con caratteristici balconi. Dal 1460 arricchì il paese, Palazzo Fersini.


Da visitare la Chiesa Madre San Michele Arcangelo situata nel cuore del paese e datata 1743 in stile barocco; costruita in carparo all’interno presenta un’unica navata e sei altari laterali; la Cappella di S.Antonio da Padova, situata nel centro del paese, fu edificata nella seconda metà del XIX secolo, e presenta una facciata lineare in stile neoclassico; la Chiesa della Madonna delle Morelle, adiacente al cimitero, risalente agli inizi del XIX secolo; la Cappella dello Spirito Santo, piccolissima struttura, dall'estrema semplicità architettonica, del XVIII secolo; la Cappella di Santa Maria della Misericordia, risalente al 1639; la Chiesa della Madonna Immacolata, posta nelle immediate vicinanze del centro storico, caratterizzata da un fastosissimo altare maggiore in marmi policromi.


Da notare anche la Colonna dedicata all’Immacolata e la colonna di San Michele. Castrignano del Capo , si vanta inoltre di una perla quale Santa Maria di Leuca, marina nel cuore di un Parco Naturale dominata da un faro e caratterizzata da un lungomare , passerella privilegiata da cui ammirare da un lato il mare con il suo porto e dall’altro una serie di antiche ville dallo stile multiforme ed eclettico. Sempre a Santa Maria di Leuca insistono il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae e la chiesa di Cristo Re, un affascinante esempio di architettura gotico-romanica. 



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.



sabato 6 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Gragnano Trebbiense (Emilia Romagna, rete BELC)

 



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.





I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito nella rete internazionale dei Borghi

Gragnano Trebbiense.


“Stretto tra il torrente Luretta e le sponde del Trebbia, il centro abitato si apre in una zona pianeggiante a pochi chilometri a sud-ovest dal capoluogo.


DA NON PERDERE

In paese merita una visita la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele. Già documentata nel 1132, fu riedificata nel corso del XVIII secolo. Chiesa a navata unica con cappelle laterali, sull'altare maggiore campeggia una pala di Robert De Longe.




I resti dell'antico castello sono ora parte di un casale di proprietà privata in campagna. Nel comune sorgono alcune interessanti ville private, Villa Marchesi dell'architetto Gazzola rappresenta un esempio novecentesco di stile neorinascimentale.


Attualmente nel giardino all'italiana della villa si svolgono alcuni eventi estivi del Valtidone Fest.


SULLA TAVOLA

Il Comune di Gragnano delibera la tutela nei confronti di due prodotti: la burtléina e la torta spisigona, che hanno ottenuto la De.Co


APPUNTAMENTI DI RILIEVO

Nelle vicinanze del centro abitato lungo il fiume Trebbia appuntamento con la musica per il tradizionale festival Orzorock.


NEI DINTORNI

Nei dintorni, Gragnanino Villa Douglas-Scotti (abitazione privata), il Santuario della Madonna del Pilastro.


I castelli di Campremoldo di Sopra, Campremoldo di Sotto e soprattutto Castelbosco- all’interno del quale è stato inaugurato nel 2015 il Museo della Merda - pur essendo visibili solo in esterno, meritano tuttavia una visita in quanto, assieme ai tanti altri manieri presenti sul territorio, contraddistinguono il paesaggio piacentino.


Il comune di Gragnano include un'area appartenente al Parco Fluviale del Trebbia, caratterizzata dal transito di uccelli migratori e dalla fioritura spontanea di diverse specie di orchidee.”

https://emiliaromagnaturismo.it/it/localita/gragnano-trebbiense


venerdì 15 marzo 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – San Vito Chietino nella rete internazionale grazie ai vini della Cantina Tommaso Olivastri

 





In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.







I giornalisti di Borghi d’Europa hanno partecipato alla terza edizione della Slow Wine Fair a Bologna, facendo alcune degustazioni mirate di alcuni produttori di diverse regioni italiane per comunicarle poi all’interno del Percorso d’Informazione Eurovinum, i paesaggi della Vite e del Vino (col Patrocinio della Iai,Iniziativa Adriatico Jonica)..

Da Chieti l’Abruzzo Cococciola Doc 2022 l’Ariosa e il Montepulciano d’Abruzzo Doc 2018 della Cantina Tommaso Olivastri, hanno attirato l'attenzione dei comunicatori.

Così anche il borgo di San Vito Chietino (Chieti), è stato inserito nei progetti della rete internazionale.




Lungo la costa adriatica abruzzese tra Ortona e Lanciano si trova la cittadina di San Vito Chietino, una località che attira visitatori non solo per le sue bellissime spiagge ma anche grazie al suo patrimonio storico. San Vito Chietino è spesso considerata come un’ottima base per visitare questa zona dell’Abruzzo dato che essendo incastonata tra il mare e le colline è il luogo ideale per scoprire sia la Costa dei Trabocchi che l’entroterra abruzzese. Come altre città della costa d’Abruzzo anche San Vito è composta da un centro storico, che sorge in cima ad una collina a circa 122 metri d’altitudine, e da una “parte bassa”, la cosiddetta Marina di San Vito, che si estende in una zona pianeggiante lungo la costa adriatica. Verso la fine dell’Ottocento la città fu frequentata anche da Gabriele D’Annunzio che soggiornò a lungo in una casa posta su un promontorio che ora è nota come “Eremo Dannunziano”. La cittadina, purtroppo, subì pesanti bombardamenti sia durante la Prima che durante la Seconda Guerra mondiale e solo negli anni Sessanta San Vito iniziò ad emergere come meta turistica grazie anche allo sviluppo delle comunicazioni autostradali. “ - https://turismo.abruzzo.it/chieti/san-vito-chietino/


giovedì 22 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Solunto, la 'Pompei' di Sicilia (Santa Flavia)

 

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Solunto, la 'Pompei' di Sicilia (Santa Flavia)


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




https://www.younipa.it/la-pompei-di-sicilia-uno-dei-siti-archeologici-piu-suggestivi-della-sicilia-dove-si-trova/

Pochi luoghi in Europa possono competere con Solunto per la magnificenza del suo panorama, e questa caratteristica enfatizza ulteriormente il valore delle antiche rovine di questa “Pompei palermitana”. Queste parole di Antonino Salinas offrono un’introduzione perfetta al nostro viaggio alla scoperta di uno dei siti archeologici più suggestivi e spettacolari della Sicilia. Qui, secoli di storia e mito si intrecciano in un paesaggio mozzafiato. Situata a circa venti chilometri da Palermo, sulle pendici del Monte Catalfano, di fronte a Capo Zafferano, Solunto ci attende con i suoi misteri millenari.


Radici Storiche di Solunto

Secondo Tucidide, Solunto era una delle tre città fenicie della Sicilia, insieme a Panormus e Motya. Le sue origini affondano nel mito, con il nome greco che potrebbe derivare da quello di un brigante, “Solus”, ucciso da Eracle. Il nome fenicio, riportato sulle monete come “Kafara”, significa “villaggio”, mentre il nome greco, Solus, potrebbe avere origini semitiche o greche arcaiche. Questa panoramica ci offre un’affascinante premessa per esplorare più a fondo Solunto


Viaggio attraverso la Storia di Solunto: la “Pompei della Sicilia”

Le prime testimonianze risalgono a Tucidide, il quale indica che questo promontorio era occupato dai Fenici durante la prima colonizzazione greca. Conquistata da Dioniso I di Siracusa durante la guerra contro i Cartaginesi, la città subì saccheggi e distruzioni. Ricostruita sul Monte Catalfano, accoglieva mercenari greci e mostrava un forte influsso ellenico, evidente nelle decorazioni, nelle costruzioni e nelle iscrizioni greche. Passata poi sotto il dominio romano nel 254 a.C., la città andò in declino nel I secolo d.C. e fu presto abbandonata.


Esplorazione di Solunto Antica: la “Pompei della Sicilia”

Solunto si estende sul pianoro del Monte Catalfano, con un’originaria superficie di circa 18 ettari. Le strade, disposte regolarmente secondo gli schemi urbanistici di Ippodamo da Mileto, erano intersecate da assi minori principalmente costituiti da scalinate. Le abitazioni riflettevano diversi livelli sociali, con un’impronta che risale al IV secolo a.C. Nonostante i rifacimenti successivi, la struttura originaria è ancora riconoscibile, offrendo uno spaccato affascinante della vita antica.


Punti Salienti da Esplorare

Il Museo Antiquarum: Accoglie una varietà di reperti, tra cui monete, frammenti di vasi greci e ceramica italiota, sculture di terracotta e documentazione fotografica e topografica.

Edifici Monumentali: Tra cui la Casa di Leda, il cosiddetto Gymnasium, la Casa delle Maschere, la Casa delle Ghirlande e altri, che offrono uno sguardo sulla vita quotidiana e l’architettura dell’epoca.

Edifici Pubblici e Religiosi: Come il Teatro, il bouleuterion, la cisterna pubblica, il complesso termale e le strutture religiose, che rivelano l’importanza civica e spirituale della città.

La Necropoli: Lungo il versante orientale del Monte Catalfano, offre uno sguardo sulle pratiche funerarie dell’antica Solunto, con sepolture stratificate che coprono un vasto arco temporale.


venerdì 27 ottobre 2023

Spresiano – La Via di San Martino raccontata da Laura Panizutti - Il Patrocinio del Comune di Spresiano



Siamo all'Osteria Beltrame, in quel di Spresiano, per uno degli incontri del Percorso Internazionale Aquositas,le Vie d'Acqua.

Si ricorda, per i Percorsi della fede, la Via di San Martino.

"San Martino di Tours è uno dei santi cristiani più noti e riconoscibili – commenta Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale -,e viene venerato dal IV secolo. Era il vescovo di Tours, e il suo santuario in Gallia/Francia era la meta di un pellegrinaggio importante nell’alto medioevo quanto quello a Roma, prima di diventare un famoso punto di sosta per i pellegrini diretti verso Compostela. Per tutta la sua vita il santo ha sempre viaggiato in Europa, lasciando un’impronta significativa nella nostra memoria collettiva. La Via Sancti Martini collega varie città europee importanti per la vita di San Martino e altre caratterizzate dal patrimonio architettonico legato al suo culto, con migliaia di monumenti dedicati al santo, ivi comprese quattordici cattedrali! Questi siti vantano anche un patrimonio immateriale che sopravvive sotto forma di leggende, tradizioni e folklore. "

La serata, che si svolge nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura patrocinato

dalla IAI-Iniziativa adriatico ionica, gode anche del Patrocinio del Comune di Spresiano.


Annota lo storico Pierangelo Passolunghi :

"S. Maria del Piave, antico ospedale sorto presso un'importante zona di guadi sul medio corso del fiume.

Inizialmente si trattò di una chiesa con funzioni ospedaliere affidata ad una

comunità di cui non si conosce la regola professata. Nato o rinato attorno al

Mille nel fervore della ripresa religiosa e commerciale,fra i suoi compiti c'era

l'ospitalità a viandanti,pellegrini e mercanti che guadavano il Piave.

Sorto all' incrocio tra le vie ungarica e alemanna presso un boschetto di pioppi in località (appunto) Talpon non distante da Mareno, l'ospedale aveva accresciuto la propria importanza all'epoca delle Crociate allorché si era trovato sul percorso via terra per la Palestina. Nel 1120 i conti di Treviso, di Colfosco, di Ceneda ed i signori da Montaner ne avevano congiuntamente fatto oggetto di importanti donazioni e ben presto, a garantirne la protezione dagli appetiti degli ordini militari che ne avevano tentato il rilevamento, erano arrivate le bolle di protezione papale. Fra le chiese dipendenti per lo più dislocate lungo il Piave che papa Lucio III nel 1177 aveva posto nel patrocinioapostolico, ne figuravano pure alcune presso il Livenza: si trattava in quest'ultimo caso delle cappelle di Santo Stefano di Meschio (Pinidello) e San Gottardo di Cordignano.

Poichè agl'inizi del Duecento, l'ospedale risultava in piena decadenza spirituale

e materiale, nella primavera del 1229 papa Gregorio ne aveva disposto la

riforma, affidandolo al controllo dell'abate di Follina. L'arrivo di monaci del non

distante monastero della pedemontana produsse gli effetti desiderati, inducendo

quelli che vi vivevano già ad accettare la regola cistercense tanto che ben presto

la casa plavense potè riprendersi.

La perdita d'importanza rispetto ai flussi verso la Terra Santa del secolo

precedente e i distruttivi passaggi d'eserciti dovuti alle continue guerre che tra

Due e Trecento coinvolsero la Marca gravando sui guadi, finirono però col farsi

ben presto sentire in forma negativa. I maggiori danni venne però ad arrecarli il

Piave con le sue piene distruttive: nel 1368 un' onda del fiume più violenta del solito completamente circondò l'area ove sorgevano le fabbriche, riducendolo ad isola.

Sorto in diocesi di Ceneda sulla sponda sinistra, il monastero si trovò così in

mezzo al guado, tanto che finì col venir indicato appartenere ora alla diocesi di

Ceneda, ora a quella di Treviso. Colpito da ulteriori inondazioni, ed ormai in

piena crisi vocazionale, a metà Quattrocento subì una pesantissima distruzione

che lo abbattè dalle fondamenta. Il commendatario Venceslao da Porcia ne

ricercò nel 1459 pronta riedificazione presso la più sicura riva destra a

Lovadina, ma essendo le nuove fabbriche rimaste vuote per mancanza di

monaci, a fine secolo il suo beneficio economico venne unito alle monache di S.

Maria degli Angeli di Murano."